Nel mondo affascinante della cartomanzia e dei tarocchi, il metodo delle 3 carte rappresenta uno dei più conosciuti ed utilizzati. Un metodo abbastanza semplice, dalla lettura pressoché immediata e dall’esito più che attendibile, un mix tra misticismo e fascino, due ingredienti che rappresentano un vero e proprio biglietto da visita della cartomanzia.

Nonostante sia una tecnica non così complessa da mettere in pratica, richiede comunque un certo approccio con la lettura delle carte in generale, e con i tarocchi in maniera specifica. Il metodo delle 3 carte è nato con la cartomanzia svizzera ma in breve tempo si è diffuso in Italia ed in altre Nazioni.
Vediamo in che cosa consiste.

Metodo delle 3 carte: procedimento

Ancor prima di procedere con qualsiasi passaggio, il consultante deve aver chiara la domanda di cui desidera conoscere la risposta. La cartomante inizia a mescolare il mazzo di carte e ne fa scegliere 3 al consultante, disponendole orizzontalmente da sinistra verso destra.

Ognuna di queste 3 carte rappresenta 3 diversi momenti della vita umana: la prima simboleggia il passato, la seconda il presente e la terza il futuro. Si viene così a delineare passato, presente e futuro che gira intorno al significato della domanda. Oltre a simboleggiare la parte temporale, ogni carta rappresenta in maniera fedele una parte dell’essere.

La prima rappresenta la mente insieme all’intero bagaglio di pensieri che essa racchiude. La seconda simboleggia il cuore, con tutte quelle sensazioni provenienti da quest’ultimo. La terza carta simboleggia la parte istintiva umana, ovvero tutto ciò che in maniera irragionevole ed impulsiva siamo in grado di compiere.

Una brava cartomante è abile nel collegare i significati di tutte e 3 le carte: sebbene ogni carta abbia un significato a sé stante, deve collegarsi con le carte vicine. Inoltre, ognuna delle carte ha significati sia positivi che negativi che devono venir fuori durante la lettura. Infine vengono anche valutati diversi aspetti: l’aspetto psicologico, l’aspetto materiale e quello emotivo.