Cartomanzia e tarologia sono due parole che spesso vengono considerate sinonimi ma che in realtà hanno significati differenti.

Cartomanzia è un termine composto da Carte+Manzia (manteia) e letteralmente manteia rappresenta il modo di determinare la volontà degli dei, la divinazione e la profezia. Dunque, quando si unisce il termine carte con il termine manteia si ha la cartomanzia, ovvero l’arte di predire il futuro per mezzo delle carte. La cartomanzia è quel metodo di divinazione attraverso il quale utilizzando un mazzo di carte (siano essere italiane, francesi, tarocchi o Sibille) è possibile indagare sul futuro che attende il consultante.

Tarologia è un termine costituito da Taro+Logìa: la prima è la radice della parola tarocchi, mentre la seconda deriva dal greco e vuol dire espressione, dottrina e teoria. Quindi la tarologia è lo studio dei tarocchi. Ed è attraverso la lettura dei tarocchi che si ricevono messaggi che consentono l’evoluzione dell’uomo, superando i blocchi interiori.

Differenze tra cartomanzia e tarologia

Avendo compreso i diversi significati dei due termini, le due discipline hanno in comune l’uso dei tarocchi, anche se sono molto differenti tra di loro. Nella cartomanzia, il cartomante espleta una funzione divinatoria che è proiettata anche verso il futuro, attraverso la previsione di eventi che al momento non si sono ancora verificati.

Al contrario nella tarologia, la previsione del futuro non si è ancora conclusa, dunque la lettura delle carte ha più una valenza di tipo psicologica, maggiormente incentrata sul lavoro in sè stessi.

Un’altra differenza tra cartomanzia e tarologia risiede nell’interpretazione delle carte e dei metodi utilizzati. In cartomanzia la cartomante sfrutta il suo istinto ed un’interpretazione soggettiva di ogni singola Lama per poi fondere tutto insieme, offrendo al consultante una lettura globale.

In tarologia invece, la lettrice si approccia ad un metodo più oggettivo che si fonda su archetipi e simboli, ricavando da questa analisi un messaggio specifico per il consultante.