Le sibille non solo soltanto un particolare mazzo di carte, la storia infatti ci racconta di queste straordinarie donne vergini la cui fede e la forza erano talmente sincera da possedere poteri divinatori. Esse hanno comunicato con gli dei per secoli, millenni, fino ad arrivare a noi, ispirando molte delle giovani leve cartomanti per la loro affascinante storia. Scopriamo insieme chi sono state, e cosa sono adesso le sibille.

 

 

Chi sono le sibille nella storia

Nella storia, molte delle sibille, come la Sibilla Delfica, la Sibilla Cumana e la Sibilla Eritrea, sono riuscite a lasciare un segno talmente indelebili che le loro gesta sono rimaste nella storia. Ogni cultura, tra greci, romani, latini e tanti altri ancora, aveva una visione della sibilla piuttosto precisa, infatti alcuni tratti della sua figura tendono a cambiare in base al luogo.

Dunque, il ruolo della Sibilla nel corso dei secoli diventò sempre più influente, le profetesse furono citate da molti filosofi, tra cui anche Platone. Le donne abitavano in diversi luoghi del Mediterraneo, in Grecia, in Africa, in Asia ma anche in Italia, precisamente a Cuma. Degna di nota come posizione però è Delfi, la città greca conosciuta per le sue leggendarie profezie.

Le sibille ebbero un ruolo importante anche nell’era romanica, in cui si sviluppò il ruolo della veggente pagana. Esse preannunciarono l’avvento di Gesù Cristo e la sua resurrezione e per questo erano considerate delle vere e proprie interpreti del volere di dio. Al contrario, molto prima con i greci e latini, le profetesse svolgevano l’attività mantica in stato di trance.

Dunque poco cambiava tra culture, per tutti le sibille erano accumunate dal fatto di possedere questi doni speciali, una forte spiritualità, una maggiore sensibilità e una fede così sincera da averle connesse a dio.

 

 

Cosa sono le sibille nella cartomanzia

Le sacerdotesse, con la loro importantissima influenza, sono arrivate a noi sotto forma di carte, per la precisione, di carte “chiacchierine”. Il mazzo di sibille viene infatti utilizzato per i quesiti non particolarmente “importanti”, gli si chiedono consigli per quanto riguarda tutte le tematiche più leggere e hanno il potere di aiutare solo in queste precise circostanze.

Per l’appunto, le Sibille non parlano mai a nome di divinità o di entità, e questo vale sempre aldilà di quale mazzo si usi. Queste carte generalmente sono 52 (come ne La Vera Sibilla, un apprezzato mazzo di carte) ma questo, infatti, varia da mazzo in mazzo e non esiste un numero esatto.

Le sibille sono dunque delle carte molto leggere, allegre sotto certi aspetti, sono quelle da consultare in caso di curiosità, perplessità mondane, dubbi di poco conto. Molte persone non notano la differenza, soprattutto la prima volta, ma nella cartomanzia professionale non si utilizzano mai gli stessi mazzi per questioni di importanze differenti. Le sibille quindi hanno uno scopo molto meno intrinseco di quello dei tarocchi.

Cosa significa essere una sibilla?

No, chiaramente non ci riferiamo alla carta. Sarebbe però difficile riuscire anche solo ad immaginare cosa provasse una sibilla, in quei periodi così particolari, ma ad oggi è molto probabile che le sibille esistano ancora. Non necessariamente a quelle condizioni, proprio perché i tempi sono così cambiati, ma esistono delle donne che hanno il potere di sentire la voce di dio, che hanno il potere di parlare con lui e su questo non vi è alcun dubbio